Seconda data dell'anteprima nazionale dello spettacolo di Teatrodanza "Emozioni Differite" ,il 22 marzo 2008 al POrtoAntico a Genova ORE 18:30.
Concept Spettacolo. L'idea di partenza della concezione dello spettacolo comincia da uno studio sulle emozioni umane,quali la rabbia,la paura,l'amore,l'indifferenza,il dolore etc... Emozioni che nascono nel e dal corpo attraverso dei "movimenti" sensoriali/psichici/cognitivi di entrata e di uscita come risposta a stimoli di varia qualità e natura.Corpo quindi,come elemento centrale,mezzo attraverso cui le emozioni prendono vita e si manifestano esteriormente. Corpo come spazio emotivo. Emozioni che nel tempo rimangono simili,sia soggetivamente che oggetivamente,in un epoca,in un anno,in un attimo.Emozioni quindi caratterizzate temporalmente dalla circolarità,dalla ripetizione,dal restare conformi alla propria essenziale natura nel tempo.
Di qui la scelta registica si sviluppa incentrando la performance attoriale unicamente sul corpo, attraverso dei quadri scenici di teatro mimico e teatro danza,e allundendo con richiami concettuali\estetici( diposizione circolare degli attori,colore bianco etc) alla circolarità del tempo giocata su un corpo,e quindi su uno spazio in cui vivono le emozioni. In questo senso il taglio di stile non è quello più tipicamente narrativo del teatro,ma pende in maggior misura verso la performace/opera d'arte. Infatti lo spettacolo nel suo insieme è uno spaccato che illumina,da vita alle emozioni umane nella loro essenza qualitativa.Emozioni che sempre più frequentemente (per motivi socio/culturali diversi) vengono sempre più nascoste,non emergono dal copro verso l'esterno,e quando ciò accade si manifestano con un ritardo temporale,sono differite.
Ma la riflessione sulla condizione moderna dell' "uomo emotivo" e la sottile provocazione non è solo quella di ricordarsi di esistere esprimento naturalmente la propria emotività, non è solo quella di rappresentare un "uomo emotivo" in cui la velocità e la quantità degli stimoli determina una compressione del corpo,che da naturale mezzo espressivo diventa ricettacolo di emozioni inespresse e differite. Occorre infatti pensare a come le varie emozioni all'interno di questa sfalsata cornice si rapportino e si interscambino tra di loro : cosi le singole emozioni rappresentate nella prima dello spettacolo,nella seconda si confrontano e ad esempio la rabbia viene in contatto con la paura diventando dolore,e la paura a sua volta incontra la rabbia e si traforma in ossessione... In queste reciproche trasformazioni l'attenzione è sempre sul copro ,il cui centro diventa la donna e quindi le violenze familiari e sui minori,la paura e l'ossesione del corpo,l'isteria continuativa. Di sicuro quindi sensibilizzazione su alcune tematiche sempre più quotidianamente drammatiche, ma senza giudizi di sorta,senza j'accuse:più semplicemente un invito alla riflessione, alla sensibilità,alla non trascuratezza. Anche per questo,perche proprio di uno spaccato messo "in luce" si tratta,lo spettacolo termina tornando al suo punto di partenza,ritornando a quello che può apparire un inizio,lasciando pochi o nulli inidizi su un prima o su un dopo.
COn Augusto Ciprani,Raffaella Neri,Giulia Bongi,Daniela CAsciari,Valerio Ingrassia,Riccardo9 Maltese. Scritto e diretto da Barbara Bologna.